Architettura bioclimatica
Le caratteristiche tecnico-realizzative dei sistemi a soffitto radiante influiscono direttamente e notevolmente sulle rese termiche del sistema e quindi sulle caratteristiche del comfort ambientale che vanno a determinare. Occorre pertanto conoscerle in maniera adeguata per poter effettuare appropriate scelte in rapporto alle specifiche esigenze ambientali.
Per i sistemi a soffitto radiante esistono fondamentalmente due differenti modalità di realizzazione: installazione in aderenza alle strutture, ovvero in aderenza al soffitto, ed installazione a controsoffitto mediante la realizzazione di una specifica controsoffittatura. Per la seconda modalità tecnico-realizzativa è in genere richiesto un maggiore spazio disponibile e, per interpiani al limite delle altezze utili richieste dalle normative, vi possono essere problematiche ostative all’installazione del sistema (es. i locali con altezze nette pari a m 2,70-2,75, non si prestano ad ospitare tali tipologie di impianto). …leggi
Ai fini di chiarire pregi e difetti dei sistemi radianti a pavimento ed a soffitto per il condizionamento degli ambienti, è opportuno mettere in relazione i requisiti dei differenti sistemi con i vincoli che questi pongono in rapporto agli spazi ed agli ambienti di installazione. Tale analisi va condotta in rapporto al funzionamento in riscaldamento invernale ed a quello in raffrescamento estivo. Ciascuno dei sistemi infatti presenta particolari aspetti negativi e/o positivi in rapporto allo specifico periodo di condizionamento ambientale considerato.
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La ricerca tecnologica indica attualmente differenti strategie percorribili per una adeguata attuazione degli obiettivi di comfort ambientale in ambiente indoor, con particolare riferimento alle esigenze di climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti. L’uso di camere di prova specificamente dedicate alla individuazione dei parametri ambientali (temperatura, velocità dell’aria, ecc.) propri delle condizioni microclimatiche indotte dalle differenti tecnologie di condizionamento degli ambienti, nonché preposte all’individuazione delle specifiche rese termiche in riscaldamento ed in raffrescamento per ciascuna delle differenti tecnologie utilizzabili, ha reso disponibili dati, tabelle e diagrammi in riferimento ai quali, utenti finali, progettisti ed imprese del settore possono orientarsi ed indirizzare le loro scelte. …leggi
Tra il 1956 ed il 1960, nell’ambito di una campagna di sondaggi effettuati nella pianura Padana e rivolti all’individuazione di nuovi giacimenti di idrocarburi, in località Casaglia, nei pressi di Ferrara, venne scoperto un bacino sotterraneo di acqua calda giacente mediamente ad una profondità di circa 2000 metri, caratterizzato da una temperatura prossima ai 100°C. …leggi

L’alta densità urbana di New York (Immagine tratta da “Wikipedia” enciclopedia on-line, alla voce “Grattacieli”)
Analizzando le implicazioni bioclimatiche del modello urbano ad alta densità, considerando le dinamiche fenomenologiche dal punto di vista fisico, risulta evidente come, alle medie e basse latitudini, ad una edilizia intensiva corrisponda un incremento degli scambi energetici dovuti a fenomeni di reirraggiamento tra edifici aventi ampie facciate prospicienti, con una minore quantità della quota-parte reirraggiata all’esterno del sistema urbano in conseguenza della diminuzione del fattore vista pareti/cielo. …leggi
La suscettività degli organismi edilizi, nella sua accezione più completa e complessiva, risulta essere funzione della mutua interazione tra forma, dimensione, materiali costitutivi, caratteristiche di involucro (tipologia,dimensioni, quantità delle bucature, ecc.). …leggi
Dall’analisi della risposta della forma alla variazione delle condizioni ambientali, di ordine climatico in particolare, il fattore dimensionale è risultato di grande rilevanza ed incidenza nell’economia del comportamento ambientale degli edifici. Gli studi sperimentali hanno dimostrato inequivocabilmente dei maggiori vantaggi connessi con la grande dimensione. …leggi
Sin dagli anni ’20-30 alcune pionieristiche correnti architettonico-culturali si delineavano attraverso i progetti di architetti come F.L. Wright e L. Mies van der Rohe, che recepivano la necessità di riformulare il rapporto tra naturale ed artificiale stabilendone le connessioni ed i limiti di reciproca separazione e/o integrazione. …leggi
Tra le possibili configurazioni dei cosiddetti “camini del vento”, o “torri del vento”, (vedere articoli di marzo 2009 “Strategie per il controllo della ventilazione: Sistemi di estrazione dell’aria” e “Strategie per il controllo della ventilazione : Sistemi di captazione del vento”) le configurazioni a funzionamento misto (estrazione/captazione, vedi fig.1), caratterizzato da flussi d’aria ad andamento sia ascensionale che discendente, consentono di aumentare l’efficienza del sistema bioclimatico di raffrescamento passivo, in rapporto alla possibilità di un efficace funzionamento anche con direzioni di vento differenti e non costanti nel tempo, prescindendo pertanto dalla direzione di vento prevalente a cui i sistemi ad estrazione e quelli a captazione del vento fanno necessariamente riferimento per il loro funzionamento (basato essenzialmente sulla differenza di pressione).
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Attraverso specifiche strategie di configurazione, dimensionamento e posizionamento delle aperture esterne degli edifici, ovvero delle finestrature, è possibile incentivare la ventilazione naturale degli ambienti ed attuare strategie di raffrescameto passivo degli spazi confinati. …leggi